La fiducia in un flusso di coscienza

Anche stavolta ho bisogno di sfogarmi, ed anche stavolta questo blog mi aiuterà. Come spesso accade scriverò così ciò che mi viene, a flusso di coscienza, o come cazzo si dice.
Tendenzialmente sono uno che da fiducia subito, ma poi la ritira alla prima miiinima cavolata e poi evita di ritornare sui propri passi. Ecco, questa volta avevo capito molte cose, sapevo che degli errori in passato c’erano stati, ma ero deciso a far finta di nulla, a fidarmi ciecamente di una persona. E, come avevo sempre detto, ovviamente non ho fatto bene. I primi tempi ti dici “È già successo, perchè con me dovrebbe andare diversamente?”, ma poi i sentimenti ti annebbiano la mente e l’idea del “Ma con me sarà diverso” ti balza in testa e non se ne va più. E sei felice, il Mondo è tutto colorato, l’amore è ovunque, i difetti ci sono ma sono tutti superabili, inizi a progettare, a credere, a sperare…ma no, caro idiota, non sei diverso, E quando ti rendi conto di questo ti casca il Mondo addosso, ti sembra impossibile. Ti pare impossibile, e te ne vai. Ma sì cretino, sapevi benissimo che non era impossibile. E stai male, sì, è inutile fingere. Stai male perchè pensi che un po’ sia anche colpa tua, che devi aver sbagliato qualcosa, che in fondo te lo meritavi. E passerai anche per lo stronzo della situazione, quello che non ha saputo superare tutto. E, dopo essertene andato, devi essere in grado di mantenere la decisione, devi mostrarti sicuro. Ma no, non sei sicuro, sei solo uno che ha sbagliato a scegliere, che ha sbagliato a credere, che ha imparato ad amare ma ora deve scordarsi come si faceva. Penserai “Che sto facendo? Davvero non sarà mai più tutto come prima?”. Ma ormai le cose son così, TU te ne devi andare, l’assassino sei tu. A volte però è meglio essere la vittima che il carnefice, fa meno male. Magari poi te ne penti, ma non ha senso pentirtene, perchè un vetro rotto non si ripara. Incollalo, scotchalo, legalo, sbarralo, facci quel cazzo che ti pare, ma le crepe continueranno a vedersi. I tagli che ti sei fatto rompendolo faranno male, ma è inutile tentare di aggiustarlo, rischierai solo di tagliarti ancora. Non ho idea di cosa abbia appena scritto, ma suona bene. Magari me ne pentirò, ma non avrebbe senso ora, appena dopo aver detto che non bisogna pentirsi di nulla. Quindi non cancellerò. Dicevo…il peggio arriva quando ti accorgi che alla fine chi ha pianto tanto per aver tradito la tua fiducia in fondo ha superato tutto più in fretta di te. La vittima è guarita, il carnefice è ancora in carcere. Ma forse peggio ancora è quando capisci che non te ne stai pentendo, quando inizi a scordarti davvero come si stava con tutti quegli strani sentimenti addosso. Era bello, vero? Chissà se sarai di nuovo così coglione da provarli ancora. In fondo ci speri, o forse no, ma non riesci ad immaginarli.
Quindi chi merita davvero fiducia? Fidanzati? Parenti? Mariti? Mogli? Genitori? Amici? Qualcuno ha detto che la fiducia si presta, non si da, perchè si sa già che molto probabilmente tornerà indietro. L’ultima parte l’ho aggiunta io…e odio metter citazioni senza sapere di chi siano, ma il flusso è imbloccabile e quindi non posso Googlare. So di essere d’accordo con questo tipo, chiunque sia.

Insomma, ci ho sperato, più che mai, e penso e spero che non smetterò mai di farlo…ma un po’ di tempo di pausa ci vuole, poi tornerà tutto ok, tornerò a sognare, a credere ed a sperare. Intanto ringrazio carta e penna perchè voglio far l’antico che fa più figo, ringraziare il PC da cui realmente scrivo pare brutto. Grazie a Joyce che si è inventato i flussi di coscienza, così so come descrivere le stronzate che scrivo, e grazie a tutti voi lettori, che poi non credo esistiate effettivamente. Buonanotte!

fiducia

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